Ho sempre fatto lo yogurt in casa, ciclicamente mi prendeva la voglia, ma chi ha provato sa che lo yogurt fatto in casa è meno performante dello yogurt comprato e sicuramente una delusione per chi ama e vuole lo yogurt greco, detto anche yogurt colato, proprio perché è la colatura che ne determina quella densità tipica. La colatura è il passaggio successivo alla formazione dello yogurt, per cui lo si versa in un colino, rivestito con un canovaccio pulitissimo a trama fitta e che non lasci pelucchi, e si lascia colare raccogliendo il siero che si separa in un recipiente sottostante. E' lo stesso concetto del formaggio créme fraiche che si faceva appendendolo sopra il lavandino, racchiuso in un canovaccio finché diventa bello solido. Il siero che se ne ricava è ottimo, io lo tengo in un vasetto di vetro in frigorifero, e ne bevo un poco perché è dissetante, digestivo e ricchissimo di sali minerali e vitamine. Il siero del latte è l'ingrediente principale degli smoothies denominati Whey (siero appunto in inglese) venduti in polvere con i quali si possono fare dei frullati ai diversi gusti e aiutano a perdere peso/trasformare in massa magra sostituendoli agli spuntini ipercalorici e poco sani.
Ora avendo lo yogurt greco di capra a colazione (e anche come spuntino se lo desidero) ho acquistato latte di capra fresco e ho dato il via alla produzione.
In realtà devo fare un passo indietro, con il latte di capra volevo fare il kefir, che è un prodotto simile allo yogurt ma che contiene anche dei probiotici (che quindi arrivano vivi fino all'intestino dove ripopolano la flora batterica buona) e che non necessita di yogurtiera. Si lascia fermentare il latte a temperatura ambiente dopo aver unito un po' di kefir fresco. Il risultato però era troppo liquido e per la mia colazione non andava bene, quindi ho utilizzato il kefir di latte di capra fatto da me, ci ho unito mezzo litro di latte di pecora che avevo acquistato per curiosità, un paio di cucchiaiate di yogurt greco di capra fresco e una cucchiaiata di skyr, ho messo tutto nella yogurtiera e me ne sono dimenticata.
Dopo una notte e un giorno ho trovato nel vaso di vetro questi fiocchi che galleggiavano perfettamente separati dal siero. Questo fenomeno credo sia dovuto ai fermenti che compongono lo skyr che all'apparenza è simile allo yogurt greco ma di fatto è un latticino altamente proteico e magro che si forma grazie a dei fermenti diversi rispetto a quelli dello yogurt.
Ho pescato i fiocchi delicatamente e li ho messi in un vaso di vetro. Ne ho tenuta una parte separata in un altro vasettino per avere la matrice per fare lo yogurt successivo che farò con solo latte di capra, senza mischiamenti e passaggi precedenti. La consistenza apparente in fiocchi come quelli dello Jocca è stata sufficiente mescolarla per ottenere un composto cremoso e denso buonissimo. Viva!
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