Come ogni tanto accade, mi capitano dei giorni in cui sento la necessità di mangiare carne rossa o fegato, è una ciclicità che indica, secondo me, che nel mio corpo si è verificata una carenza di un elemento, potrebbe essere il ferro o il rame, che mi spinge a desiderare una determinata schiera di cibi: carne rossa, polpo, vino rosso, cioccolato e fegato. Così questa volta ho acquistato tre fettine di fegato di vitello e l'ho preparato in due riprese. La prima volta l'ho cucinato molto semplicemente con burro e salvia e l'ho servito con una insalata di foglie di sedano che ben lo accompagnano grazie alla contrapposizione di due sapori molto spiccati. La seconda volta ho preparato delle patate con l'alloro a cui ho aggiunto due scalogni affettati e, una volta rosolati e cotti per bene, ho aggiunto la fettina di fegato tagliata a straccetti e leggermente infarinata con farina di riso. Il fegato va guardato mentre cuoce, perché richiede tempi brevissimi altrimenti si indurisce, la carne deve rimanere rosea all'interno e morbida. Ho servito il fegato con le verdure utilizzando un coppapasta, di modo da dargli la forma di una torretta. Gnam.
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