domenica 3 gennaio 2021

Il Cibo e le Favole


Normalmente il primo giorno dell'anno per me rappresenta un giorno dove mi piace iniziare con una colazione pranzo che comprenda un po' di cose dolci e un po' salate. Cibi che non si consumano abitualmente ma che sono legati più ai periodi festivi come i crostini spalmati di burro con una fettina di salmone affumicato. Cibi forse più legati alla tradizione dei paesi del Nord. Quest'anno il primo giorno dell'anno ero a casa di amici, dove ho potuto rilassarmi come se fossi in famiglia e quindi la mia colazione pranzo di inizio anno è stata il 3 che era una domenica.
Ho messo a bollire delle uova per farle sode quindi, e mentre affettavo un po' di cavolo rosso per farlo in insalata con le sardine leggermente affumicate, ho scaldato la barbabietola già cotta, sbucciata e tagliata a cubi di circa 2 dita per lato. La barbabietola mi piace tiepidina, condita con olio e aceto e se c'è con un po' di prezzemolo. Ogni volta che la mangio, cosi come le rape allo stesso modo, mi viene in mente la storia di Rapolina scritta sul libro delle favole della mia enciclopedia I Quindici di quando ero bambina. C'erano disegni bellissimi e di diversi stili per tutte le favole, ma quelle che accompagnavano Rapolina mi attraevano particolarmente con quelle rape stilizzate e con il fogliame, come se crescessero su un albero. La storia era molto significativa e nel tempo è stata tralasciata la parte iniziale che raccontava di questa coppia di contadini che abitava vicino al giardino di una grande casa abitata da una strega. La moglie incinta del contadino di notte aveva le voglie e particolarmente di rape cotte e condite con olio e aceto. Non avendone nell'orto ma sapendo che nel giardino della strega c'erano, il marito nottetempo, con grande paura, scavalcava il muro di cinta e rubava qualche rapa, finché la terza notte, mentre scendeva dal muro per entrare dalla strega se la ritrova davanti che lo stava aspettando. La strega è terrificante e il contadino, temendo per la sua vita, in ginocchio e piagnucolando rivela il motivo del furto di rape. La strega allora stipula un patto, gli lascerà portare via tutte le rape che vuole per tutto il tempo fino alla nascita del bambino, ma se fosse nata una bambina lui gliela avrebbe data, sicuro che la strega l'avrebbe cresciuta come se fosse la sua stessa figlia. Il patto è fatto e quando al termine dei nove mesi nasce una bambina il contadino cerca di non rispettarlo nascondendo la bambina. Ma la strega gli si presenta improvvisamente davanti una notte e lui gliela consegna, non osando confessare alla moglie ciò che aveva fatto, le racconta una bugia. Dal canto suo la strega chiama la bambina Rapolina (o Raperonzolo nella versione moderna) e la cresce davvero come una figlia ma protetta dagli uomini in una torre altissima. Il resto della storia sappiamo come continua.
Di questa storia oltre ai disegni magnifici mi aveva colpito questa voglia di rape condite con l'aceto, che quando si versa sulle verdure calde sprigiona un profumo che mi piace moltissimo. 
Ripensando ai disegni della storia di Rapolina mi è tornata alla mente un'altra storia, questa volta un film di animazione, che da piccola mi aveva affascinato tantissimo. Era la storia di una regina che poneva ai suoi pretendenti degli indovinelli irrisolvibili per poter accedere alla sua mano, e se non fossero stati in grado di risolverli gli avrebbero tagliato la testa. I disegni del film erano mossi come quinte e colorati ma cupi come le vetrate delle chiese. 
Dopo ore di ricerche in rete finalmente sono riuscita a trovare le informazioni, il film prodotto per la Rai nel 1974 raccontava la storia di Turandot ed era stato realizzato da Giulio Gianini e Emanuele Luzzati che spesso utilizzavano anche la tecnica del découpage per la realizzazione dei loro lavori. Non sono riuscita a trovare una immagine del film ma ne ho trovata un'altra, che rappresenta La Regina della Notte de Il Flauto Magico, che mostra molto bene lo stile dei loro disegni.
Questi due artisti hanno realizzato moltissime opere, lavorando anche per il cinema e realizzando la sigla animata dei film sull'Armata Brancaleone di Monicelli e rappresentando con i loro disegni così particolari diverse altre opere liriche oltre la Turandot che tanto mi aveva affascinato da piccola.

Questo il link per il loro sito ufficiale dal quale partire per approfondire: http://www.gianinieluzzati.it/it/biografia/ 
 


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