Di ritorno dal dottore stasera mi sono fermata a mettere nel cassonetto dell'Humana due sacchi di vestiti che ho scartato facendo il riordino degli armadi sabato. Erano vestiti dalla taglia 56 alla 50. Ho scelto il cassonetto sul percorso che faccio per andare al lavoro. Ci passo davanti due volte al giorno, ed è visibile soprattutto al mattino. Ho scelto apposta quel cassonetto per poterlo vedere e ricordarmi come ero e di come non voglio tornare ad essere.
Il cassonetto è un po' prima di un'altro posto che osservo sempre con gli occhi di ciò che ho visto una mattina d'inverno di qualche anno fa.
Quella mattina ho visto uno degli stimoli che mi hanno sostenuto nel mio cambiamento perseguito con ostinazione.
Il cassonetto dell'Humana rappresenta il passato. Il passato va riconosciuto ma non bisogna attaccarcisi pervicacemente, il passato è passato ed è immutabile. Ci ha dato la forma che abbiamo ma ogni cosa è suscettibile di trasformazione.
Io lavoro sulla trasformazione. Nel presente.
Con in mente il futuro.
4 commenti:
molto intiresno, grazie
quello che stavo cercando, grazie
sapere che una riflessione nata mentre sto guidando e buttata giù in fretta, mimetizzata tra le ricette, sia oggetto di due ringraziamenti (magari sei sempre la stessa persona)perchè in qualche modo è servito anche a te, mi scalda e mi conferma che sto facendo la cosa giusta, grazie anonimo e buona fortuna. mk.
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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