giovedì 27 dicembre 2012

Carbonara


Il giorno dopo Natale, ho il frigorifero quasi vuoto e mi sveglio con un leggero languorino...sono quasi le undici, ho dormito quasi dodici ore filate. Ho deciso mi faccio una carbonara.

Recupero dal fondo del freezer il pezzettino di guanciale che avevo imboscato per una occasione del genere. Si taglia perfettamente sottile, op op op una fetta dopo l'altra, quasi trasparenti. Ho tolto prima tutta la cotenna e l'ho messa a rosolare in padella con una cipolla affettata. Metto le fettine di guanciale, un pochino di olio extra vergine di oliva, e della catalogna tagliata a tocchetti. Fuoco basso, coperchio.

In una ciotola sguscio un uovo, macino un po' di pepe nero e aggiungo un cucchiaio di yogurt fatto da me. In alternativa si può usare yogurt greco, o per chi può, panna. Sbatto con la forchetta.

Ci grattugio sopra un pezzetto di Castelmagno. E' l'unico pezzo di cacio che ho. L'acqua sta bollendo, metto una manciatina di sale grosso e ci verso degli spaghetti di grano saraceno chiamati Fidelin del Moro,li fanno a Chiavenna, cuociono in circa dieci minuti.
Scolo la pasta, la verso nella padella dove sta ancora sfrigolando il guanciale con la cipolla e la catalogna. Giro velocemente togliendolo dal fuoco. Ci verso l'uovo sbattuto con il formaggio e lo yogurt, agisco velocemente, l'uovo deve ricoprire bene tutta la pasta, prima di rapprendersi.
Trasferisco la pasta nella ciotola, per smettere di cuocere l'uovo e un po' nel piatto. Ne sono venute due porzioni. Macino ancora del pepe nero e assaggio. Strepitosa! ...e quasi light.


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