Una delle cose che erano appannaggio di mio papà in cucina, era preparare le alici marinate. L'ho visto pulire il pesce, metterlo a marinare con l'aceto dopo averlo lavato, e poi condirlo dopo le ore di marinatura, pregustando il momento in cui avremmo potuto assaggiare questa prelibatezza. Quindi ecco qui la sua ricetta: pulire le alici eviscerandole e deliscandole sotto l'acqua fredda. Sciacquarle bene e disporle in un piatto profondo, ricoprire con aceto bianco, coprire con un altro piatto e mettere in frigorifero. Li devono stare come minimo un paio di ore se non di più, l'obbiettivo è cuocere il pesce crudo mediante l'aceto, e la successiva marinatura, deve diventare bianco.
Dopo la prima marinatura con l'aceto, scolarle, senza sciacquarle, e cospargere con il succo di un limone mischiato ad un paio di cucchiai di olio extra vergine di oliva. Rimettere sopra il piatto e di nuovo in frigorifero per almeno 1 ora. In realtà la sera ne ho mangiata qualcuna, adagiata su un letto di rucola, ma non erano ancora perfette. Il giorno dopo invece erano bianche e morbide, perfettamente cotte dall'aceto e dal limone. Ho aggiunto qualche foglia di basilico fresco e le ho gustate così, senza pane perché non è previsto, ma accompagnandole con una insalata freschissima condita con mezzo cucchiaino di maionese diluita in olio e aceto. Assaggiare questa delizia ha aperto un file di ricordi, e di chiacchierate con il mio Papi.
A volte ci lasciamo tentare dall'esoticità di certi alimenti, ma queste alici marinate danno il lungo a qualsiasi sushi o sashimi.
Buona degustazione!
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