mercoledì 21 aprile 2021

Inizia Una Nuova Avventura


Gli ultimi anni, non è un mistero, sono stati anni di drastici cambiamenti che si sono portati dietro grande stress e mutamenti corporei e di peso. Per affrontare nuovamente una dieta però è necessario avere non solo le energie, ma la volontà. Quel essere nello spirito giusto che semplicemente avviene, non si può forzare. Il 2020, come a molti, ha regalato ulteriori kg in più che sono andati a destabilizzare un equilibrio interiore raggiunto a fatica. Il 2020 ha però regalato anche nuove prospettive, pensiero laterale, nuove energie. Ed è in questo stato di fermento sotterraneo che qualche giorno fa mi è arrivata una telefonata che mi ha fatto scattare quel click necessario per andare da una dottoressa nutrizionista. Il colloquio è stato esaltante, mi sono sentita compresa fin nel profondo, ed è stato un colloquio che ha spaziato anche in quelle frange della vita che sembrano non centrare nulla con la nutrizione ma che invece ne sono le leve nascoste. C'era una battuta che girava in rete che recitava più o meno così: 

"Siamo costituiti per il 90% di acqua. Praticamente delle angurie stressate."

E lo stress è uno dei principali fattori subdoli di aumento di peso o che sabota la dieta. Una corretta gestione dello stress, che comprende anche il giusto ritmo sonno veglia, può davvero fare la differenza. Trovare il professionista adatto a me, che mi capisce e mi spiega il perché delle cose, è per me, per come sono fatta io, uno dei fattori di liberazione dallo stress. Con la dottoressa abbiamo sviscerato tutti gli aspetti del problema e abbiamo concluso che per la mia tipologia di organismo, costituzione e problematiche di salute, lo stile alimentare più adatto è quello sfrutta la chetosi nutrizionale. 

La chetosi nutrizionale, da non confondere con la chetoacidosi diabetica che è una patologia, è una nutrizione che non sollecita la produzione di insulina (alla quale io risulto resistente) mediante un apporto molto basso di carboidrati totali, una normale quantità di proteine e una maggiorata assunzione di grassi sani, che in assenza di carboidrati consistenti, vanno a smobilitare quel meccanismo con il quale l'organismo attinge dai grassi stoccati per trasformare in zuccheri visto che gli zuccheri che servono per alcune funzioni vitali (i carboidrati si trasformano in zuccheri) non arrivano più dall'alimentazione. Questo processo si chiama chetosi, e per traslato la dieta si chiama chetogenica. 

A distanza di 10 anni dalla prima esperienza di dieta chetogenica sperimentata, la scienza dell'alimentazione ha messo a punto dei criteri di base che hanno permesso ad una dieta rigidissima e che poteva essere seguita solo per una ventina di giorni, un mese al massimo nei casi più gravi, di trasformarsi in uno stile alimentare che può essere seguito virtualmente per sempre. In talune patologie, come appunto l'insulino resistenza, l'epilessia, alcuni dismetabolismi, la produzione di zuccheri a partire dai grassi va a formulare una tipologia di zucchero differente che pur mantenendo appieno la sua funzione di apporto di energia, principalmente al cervello, non sollecita quelle aree che originano i sintomi di queste patologie. Tutto questo in parole povere. 

Così ho iniziato venerdì a cena, perché aspettare il famigerato lunedì? Ad essere sana volevo partire subito.

Ricevute le indicazioni della dottoressa, grammature e linee guida, niente ricette ma un elenco di cibi consigliati con le rispettive dosi; capiti i concetti e le eventuali sostituzioni, stabilito che nel mio caso l'assunzione di carboidrati deve essere 60 g al giorno (i carboidrati sono contenuti anche nelle verdure, seppur in minima parte rispetto ai farinacei, quindi i 60 g sono di provenienza da verdure e qualche latticino di capra) che non devo assumere zuccheri ne tutto ciò che si trasforma in zuccheri rapidamente (pane, pasta, riso, cereali, legumi) che nel mio caso posso mangiare formaggi e yogurt greco di capra ad eccezione di panna e mascarpone che possono essere vaccini, che devo scegliere tra le carni bianche e non rosse, abbondante pesce, uova, avocado, salmone e tutto ciò che contiene i grassi sani. Burro a crudo e olio di oliva extra vergine ovviamente pesati. 

Così, avendo a disposizione un cucchiaio di olio extra vergine di oliva a pranzo e uno a cena, devo decidere coscientemente come utilizzarlo, preferibilmente a crudo, di conseguenza mi sono inventata delle cotture ad acqua per avere il mio bel cucchiaio di olio evo da gustarmi per condire a crudo le verdure o da mettere sul formaggio, la carne o il pesce. 

Stasera ho preparato le due uova previste, al tegamino ma cuocendole con acqua (ho pubblicato il procedimento in un altro post qui e sul profilo Instagram ci sono i video con la procedura qui).

Usavo già molto le spezie, che in questo stile alimentare diventano fondamentali per variare sapori e consistenze. Per accompagnare ho 200 g di verdure/ortaggi. Così per raggiungere la quota unisco a 100 g di insalata (che è il contenuto normalmente di una busta di insalata già lavata e pronta) altrettanti 100 g di ortaggi, che adoro e che pesano di più, oggi pomodoro e qualche rondella di cipolla di Tropea già in infusione di aceto di mele da qualche giorno. In realtà l'insalata è composta a sua volta da 50 g di misticanza e 50 g di rucola, perché la varietà è il mezzo con cui si può mantenere uno stile alimentare al momento restrittivo (per ottenere una perdita di peso corporeo) il più a lungo e felicemente possibile. Come nelle favole.

Per avere una visione a 360° di tutto il progetto keto, consiglio di seguire anche il mio profilo Instagram dove pubblico le foto di quei piatti che non hanno una ricetta vera e propria da richiedere un post sul blog, ma sono comunque fonte di idee e spunti per ideare pranzi, cene, spuntini e colazioni che rientrano nei famosi 60 g di carb al giorno che mi sono stati prescritti dalla dottoressa. 



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