Ogni volta che mi viene voglia di gazpacho mi viene in mente il film e ogni volta che guardo il film (o ci penso) mi vien voglia di gazpacho. Questa si che e' una sinapsi! Doppia con ritorno...
Allora oggi pensavo al film, mi sono messa un vestitino sexy, il mio orologio da uomo in acciaio che mi sono regalata ieri, trucco molto carico agli occhi e ho preparato il gazpacho.
In una pentola di acciaio capiente ho scaraventato con gesto nervoso un cetriolo lavato sbucciato e tagliato a pezzi, un peperonino microscopico trovato su una pianta del balcone, chiamarlo peperone era un eufemismo... Poi, tre pomodori maturi (lavati e tagliati) uno spicchietto d'aglio e una cipolla (ci vorrebbe bianca io l'avevo dorata) a fette. Ho aggiunto mezzo bicchiere d'acqua fredda, due cucchiai di olio extra vergine di oliva buonissimo e quattro cucchiai di dolceagro (ho finito l'aceto rosso, ci voleva quello...) e ho cominciato a tritare con il minipimer. Orrore! Il minipimer era troppo piccolo per tritare pezzi cosi grossi di verdura cruda...e in piu' ha schizzato fuori! Ok, ho coperto con un canovaccio pulito la pentola e pazientemente ci ho messo il triplo del tempo richiesto a tritare il tutto, ho aggiunto ancora un po' di acqua, il gazpacho non deve essere denso, e infine una macinata di pepe nero e un pizzico di sale. La ricetta finisce qui. Oddio, non proprio, perche' Pepa, la protagonista del film di Almodovar, ci metteva anche una bella dose di pastiglie tranquillanti e via con un'altra frullata. Io ci ho aggiunto qualche seme di kummel e un po' di Tabasco habanero che preferisco al Tabasco classico.
La prossima volta usero' il frullatore, proprio come nel film.
Per accompagnare ho preso una frisella di grano duro integrale e l'ho condita con in pochino dell'olio delle acciughe, ci ho spalmato un po' di burro e spezzettato qualche acciuga. Ho apparecchiato sul balcone e buon appetito a me, buonissimi!
Allora oggi pensavo al film, mi sono messa un vestitino sexy, il mio orologio da uomo in acciaio che mi sono regalata ieri, trucco molto carico agli occhi e ho preparato il gazpacho.
In una pentola di acciaio capiente ho scaraventato con gesto nervoso un cetriolo lavato sbucciato e tagliato a pezzi, un peperonino microscopico trovato su una pianta del balcone, chiamarlo peperone era un eufemismo... Poi, tre pomodori maturi (lavati e tagliati) uno spicchietto d'aglio e una cipolla (ci vorrebbe bianca io l'avevo dorata) a fette. Ho aggiunto mezzo bicchiere d'acqua fredda, due cucchiai di olio extra vergine di oliva buonissimo e quattro cucchiai di dolceagro (ho finito l'aceto rosso, ci voleva quello...) e ho cominciato a tritare con il minipimer. Orrore! Il minipimer era troppo piccolo per tritare pezzi cosi grossi di verdura cruda...e in piu' ha schizzato fuori! Ok, ho coperto con un canovaccio pulito la pentola e pazientemente ci ho messo il triplo del tempo richiesto a tritare il tutto, ho aggiunto ancora un po' di acqua, il gazpacho non deve essere denso, e infine una macinata di pepe nero e un pizzico di sale. La ricetta finisce qui. Oddio, non proprio, perche' Pepa, la protagonista del film di Almodovar, ci metteva anche una bella dose di pastiglie tranquillanti e via con un'altra frullata. Io ci ho aggiunto qualche seme di kummel e un po' di Tabasco habanero che preferisco al Tabasco classico.
La prossima volta usero' il frullatore, proprio come nel film.
Per accompagnare ho preso una frisella di grano duro integrale e l'ho condita con in pochino dell'olio delle acciughe, ci ho spalmato un po' di burro e spezzettato qualche acciuga. Ho apparecchiato sul balcone e buon appetito a me, buonissimi!
2 commenti:
Tu sei fantastica! Avrei voluto vederti cucinare in abitino sexy e truccata!
Fantastica!
La prossima volta mi fotografo... Un Bacione!
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