Vabbè in altri tempi avrei analizzato il perché di questi bisogni...Invidia? Prepotenza? Una sorta di "mal comune mezzo gaudio?" o più semplicemente il non saper accettare che condividere il tempo del cibo non può essere per forza l'unico atto che testimonia un'amicizia. L'amicizia per me deve essere uno scambio di confidenze, aiuto, affinità e deve essere una strada a doppio senso. Capire Quanto puoi chiedere all'altro e Quando fermarsi di chiedere per non lasciare altro che il Vuoto. Dare e Ricevere, ma anche smettere di chiedere e smettere di dare quando ci si sente depauperati e sapere che dall'altra parte sia compreso e rispettato questo smettere. Solo così si può tornare ad essere amici. Se svuoti tutto, svuoti anche l'amico e dopo non c'è più niente su cui costruire qualcosa. Per riempire quel Vuoto creato da altri, a volte basta anche un bigliettino con su scritto "Sei Mitica!" e capisci che l'amicizia è un rapporto a due a due ma che coinvolge anche altri, che quello che hai dato senza ricevere in cambio nulla ad uno, ti viene ridato da qualcun altro, basta essere attenti. Attenti a percepire i rapporti a due di chi ti circonda ma anche attenti a saper cogliere il momento giusto per una parola, un grazie. Come un albero l'amicizia è formata da tanti rami, a volte da un ramo che credevi secco spuntano altri rametti verdi e freschi. E la voglia di aprire il tuo animo ritorna.
Ecco che allora arriva un gesto inaspettato, da qualcuno che si è sempre tenuto sullo sfondo, da qualche giorno mi arriva un bicchiere di succo centrifugato con le sue mani, ed è una bevanda che risana il corpo e anche la psiche. E' l'Aperitivo di Mari, che sperimenta con la sua centrifuga nuove combinazioni di frutta e verdura e me ne porta un'assaggio. Quel succo per me vuol dire continua sulla strada che hai preso, non mollare... stai facendo la cosa giusta. Grazie.
photo: Michael Jastremski http://5454.openphoto.net
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